2022.07.20 - Tribunale di Torino - sentenza: reintegrazione sanitario impiegato per mansioni amministrative
Inviato: lun 25 lug 2022, 10:50
Il giudice Dott. Lorenzo Audisio del Tribunale ordinario di Torino - sezione Lavoro - accoglie le tesi del ricorrente, impiegato amministrativo in forze all'ASL, sospeso dall'ente perchè inadempiente all'obbligo vaccinale.
Il giudice osserva che la misura della sospensione dal servizio nell'ottica del legislatore non è intesa come punitiva bensì è finalizzata a proteggere determinate categorie di cittadini cosiddette "fragili", allontanando dal lavoro i soggetti non vaccinati che svolgono attività a contatto con queste categorie. Ricostruita in tal modo la ratio della norma, al fine di determinare se in capo al lavoratore sussista o meno l'obbligo in oggetto, ciò che rileva non è il suo formale inquadramento, ma le mansioni in concreto esercitate.
L'estensione in astratto dell'obbligo vaccinale a tutti i lavoratori del settore sanitario a prescindere dalla mansione svolta è pertanto illegittima. Nella fattispecie concreta il lavoratore, impiegato presso l’anagrafe zootecnica, non aveva contatti diretti con altri dipendenti o con soggetti fragili e, come egli stesso ha proposto all'azienda, avrebbe potuto svolgere la sua attività anche in smart working.
Il giudice revoca la sospensione, dispone il reintegro del ricorrente e condanna l'ASL al pagamento degli stipendi maturati e non percepiti nel periodo di sospensione maggiorati dagli interessi.
https://mega.nz/file/5X9ggBAK#ZOPp55HMZ ... ubD7IzlrLs
Il giudice osserva che la misura della sospensione dal servizio nell'ottica del legislatore non è intesa come punitiva bensì è finalizzata a proteggere determinate categorie di cittadini cosiddette "fragili", allontanando dal lavoro i soggetti non vaccinati che svolgono attività a contatto con queste categorie. Ricostruita in tal modo la ratio della norma, al fine di determinare se in capo al lavoratore sussista o meno l'obbligo in oggetto, ciò che rileva non è il suo formale inquadramento, ma le mansioni in concreto esercitate.
L'estensione in astratto dell'obbligo vaccinale a tutti i lavoratori del settore sanitario a prescindere dalla mansione svolta è pertanto illegittima. Nella fattispecie concreta il lavoratore, impiegato presso l’anagrafe zootecnica, non aveva contatti diretti con altri dipendenti o con soggetti fragili e, come egli stesso ha proposto all'azienda, avrebbe potuto svolgere la sua attività anche in smart working.
Il giudice revoca la sospensione, dispone il reintegro del ricorrente e condanna l'ASL al pagamento degli stipendi maturati e non percepiti nel periodo di sospensione maggiorati dagli interessi.
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