2022.07.01 - Tribunale di Ivrea - sentenza: reintegro sanitario sospeso

[Mistobaan]

La giudice Magda D’Amelio ha accolto la richiesta di reintegro di un OSS impiegato nell'ASL TO3, sospeso perché inadempiente all'obbligo vaccinale. Il lavoratore seppur inquadrato come operatore sanitario era stato adibito ad attività di tipo esclusivamente amministrativo, a seguito del giudizio del medico competente di idoneità parziale alla mansione. La giudice non ravvisando profili di rischio in quanto l'impiegato non svolgeva attività a contatto con i pazienti ha ritenuto illegittimo il provvedimento di sospensione dell'ASL, rilevando che la normativa sull’obbligo vaccinale del personale sanitario era finalizzata a imporre il vaccino solo a quei soggetti che operano a stretto contatto con persone che, una volta infettatesi, scontano un’alta probabilità di sviluppare la malattia in forma grave con esiti anche mortali.
Nella sentenza viene precisato che la sospensione dal servizio, nell’ottica del legislatore, non si configura come una misura punitiva, bensì risponde all’esigenza di allontanare il lavoratore che, in quanto non vaccinato, viene considerato una fonte di rischio per quei soggetti fragili che con viene a contato.
A fronte di tale finalità non rileva il formale inquadramento del lavoratore ma le mansioni in concreto esercitate. Infatti, solo qualora nella fattispecie concreta si ravvisi quel rischio specifico che il legislatore ha voluto neutralizzare, risulta giustificata la compressione del diritto di autodeterminazione del singolo.
La giudice ha disposto pertanto il reintegro del lavoratore e ha condannato l'ASL al pagamento degli stipendi arretrati non corrisposti nel periodo di sospensione e delle spese legali.

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